Benvenuti a Joyland!

I luna park? La gioia di tutti i bambini! Quindi quale nome potrebbe essere appropriato per un parco divertimenti più di Joyland? Una delle uscite più nuove tra gli scaffali etichettati Stephen King”, ormai scrittore rinomato e conosciuto da gente in tutto il mondo.

 

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“La macchina c’è l’avevo, ma la maggior parte delle volte, in quell’autunno del 1973, me la feci a piedi da Joyland agli appartamenti sulla spiaggia della signora Shoplaw, a Heaven’s Bay. Sembrava la soluzione migliore. L’unica, in effetti. Ai primi di Settembre, Heaven’s Beach era quasi completamente deserta, in perfetta sintonia con il mio umore. E’ stato l’autunno più bello della mia vita; continuo a sostenerlo anche quarant’anni dopo. E allo stesso tempo, non mi sono mai sentito così infelice.”

 

Trama:


Siamo a Heaven’s Bay (Carolina del nord), nell’estate del 1973. Devin Jones è uno studente universitario squattrinato e con il cuore a pezzi per colpa di Wendy Keegan: la ragazza che lo ha tradito. Per cercare di mettere da parte qualche soldo e in parte anche per dimenticare, Devin decide di farsi assumere nel luna park di Joyland per un impiego stagionale.

Il parco di Joyland è per lui una vera e propria rivelazione. Non solo perché si dimostra dannatamente bravo nel suo lavoro, ma anche perché tutto ciò riesce quasi a renderlo felice.

Ma non tutto però è tranquillo all’interno del parco divertimenti. Un’omicidio è stato commesso a Joyland anni fa e si dice che lo spirito della vittima, ovvero quello di una giovane donna , alberghi ancora nel tunnel dell’orrore dove era stata trovata sgozzata.

Devin si ritroverà presto a fare i conti con questo grande mistero, non rendendosi conto che una grande minaccia incombe su di lui.

 

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Ciò che io penso:


Joyland è il primo libro di Stephen King che ho letto, nonostante io abbia già praticamente riempito uno scaffale della mia libreria. Quando li ho comprati non sapevo se avrebbero potuto colpirmi o meno, di solito vado molto ad istinto su queste cose. Conoscevo Stephen King solo per sentito dire e sapevo che si stava parlando di un grande scrittore. Mio fratello me ne aveva sempre parlato bene, ed è appassionato di molti dei film tratti dai suoi libri. Dopo aver letto uno dei suoi libri posso dire di essere anche io diventata una sua fan.

Ero convinta che non mi avrebbe preso molto in realtà, perché qualche hanno fa avevo iniziato a leggerlo per poi lasciarlo subito perdere dopo poche pagine. Credo avrei solo dovuto andare un po’ più avanti per riuscire ad affezionarmi alla vicenda.

Trovo che il libro sia molto scorrevole, piacevole da leggere e per niente impegnativo. Credo che questo sia dovuto anche al fatto che lo scrittore tenda ad utilizzare un linguaggio molto semplice e gergale. Io personalmente adoro quando nei libri viene fatto uso di un linguaggio comunemente parlato  tra la gente al’giorno d’oggi. Mi da quasi la sensazione come se fosse un mio amico a raccontarmi la storia.

Una cosa che mi ha incuriosita di questo libro è la sua struttura. La storia non viene divisa in un tot di capitoli, ma segue un continuo filo di narrazione intervallato soltanto da un cuoricino ogni tanto oppure molto spesso (dipende dal momento narrato).

Sono rimasta sorpresa dal fatto che ciò che ho letto è stato completamente diverso dall’aspettativa che mi ero creata. Leggendo la breve trama all’interno della copertina ero più che convinta che fosse un libro Horror, visto che si parlava di una giostra infestata. Invece il romanzo è incentrato maggiormente sulle emozioni del protagonista e sui suoi sentimenti, anche perché a un certo punto subentra anche l’amore. Viene comunque però considerato un Thriller, per via del mistero e dell’omicidio.

Mi ha spiazzata anche il fatto che il libro fosse formato da 350 pagine, e che leggendo fino alla trecentesima non succedeva ancora niente di particolarmente rilevante; tant’è che ho pensato “ma quando si sbroglia la situazione?” In effetti poi la situazione si è sbrogliata eccome, e tutto succede praticamente nelle ultime quaranta pagine. In modo anche abbastanza imprevedibile (o almeno io non me l’aspettavo). Perciò sì, sono rimasta spiazzata.

Facendo il resoconto il libro mi è piaciuto davvero molto, soprattutto alla fine. Ho deciso di non quotarlo cinque stelle, solo per il semplice motivo che in tutta la parte iniziale e a seguire vi è un ritmo molto calmo e tranquillo. Probabilmente qualche momento di suspance in più non mi sarebbe affatto dispiaciuto, anche se gradevole. A me piace essere fortemente affascinata dai miei libri.

In ogni caso io consiglio di leggere, anche perché per chi volesse cominciare a leggere questo genere di libri, mi sembra che possa costituire davvero un buon modo per iniziare.

 

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Peach ❤

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